Valter Lavitola e Massimo Calenda al Gambrinus  
Massimo Calenda, napoletano, quarantotto anni, da diciannove professionista. Lavitola è di tre anni più giovane; secondo il senatore Sergio De Gregorio la sua data di nascita, 6 / 6 / 66, è "inquietante": 666 è infatti, secondo l’Apocalisse di Giovanni, il numero della bestia o, per altri, il simbolo del diavolo.
Interpellato sulle intercettazioni da Iustitia Calenda si limita a dichiarare: “Conosco da venticinque anni Lavitola, ma non abbiamo studiato nella stessa scuola; io ho frequentato a Salerno il liceo classico Torquato Tasso e la facoltà di Giurisprudenza”.  
Ultime notizie 25 ottobre 2011, ore 19,30 
Lavitola voleva Calenda
alla guida del tg campano
Il 23 ottobre Repubblica mette in pagina una nuova ondata di intercettazioni dell’iperattivo Valter Lavitola. In questo caso l’interlocutore è Mauro Masi; siamo nel novembre del 2009 e Masi è direttore generale Rai.
In una delle telefonate l’ex direttore dell’Avanti! si occupa della redazione napoletana della Rai e fa presente a Masi che la Campania è alla vigilia della campagna elettorale per la Regione. Gli dice che c’è un candidato per la guida della redazione che ha il sostegno di tutti i dirigenti regionali del centro destra (“da  Bocchino a me a Forza Italia”) ed è “uno che sta lì da una vita (non è vero, l’assunzione con contratto a tempo indeterminato è del luglio 2005, ndr), fai conto che è un mio compagno di scuola (anche questa notizia non è vera, ndr)”. Masi cerca il calcio d’angolo (“non ho
 

proprio la più pallida idea di chi sia”), ma alle insistenze dell’interlocutore risponde: “vediamo quello che si può fare”. Lavitola non molla la presa: “ti mando il curriculum? Cosa faccio, te lo mando o te lo porto il curriculum? Te lo posso porta’ lui?” E Masi rassegnato: “mo’ vediamo, un giorno in cui è possibile”.
Nel testo pubblicato da Repubblica sono stati cancellati i nomi: non c’è il responsabile della Tgr, la testata giornalistica regionale, (“che mi dicono ti risponda militarmente”), né il redattore di Rai Napoli che “tutti” gli esponenti del centro destra vorrebbero al posto di Massimo Milone. Ma il nome del giornalista che, con un quintuplo salto mortale, da redattore ordinario dovrebbe diventare capo redattore responsabile dei servizi giornalistici partenopei lo fa Francesco Merlo sul suo blog; è